Illustrazione in copertina (Foto Lino Succetti): Mesolcina, maestoso castagno in località Campagna tra Lostallo e Cabbiolo. Albero che ricorda il rapporto dei nostri antenati con la castagna e il castagno; per loro l'albero per eccellenza (l'arbol), detto anche "l'albero del pane"!


Lino Succetti, l"Almanacco" e le immagini che raccontano

di Margherita Gervasoni (Intervista per il settimanale "Il Grigione Italiano" No. 45 di giovedì 11 novembre 2021)


La 104° edizione dell’Almanacco del Grigioni Italiano arriverà nelle nostre case entro pochi giorni.  Con le sue 320 pagine ricche di immagini e di argomenti che spaziano dagli avvenimenti di attualità alla tradizione, dall’arte alla letteratura, l’Almanacco è un invito a trascorrere l’inverno come momento di riflessione su quanto vissuto nell’anno trascorso nella propria regione, confrontata con una visione gobale della realtà Grigione italiana. L’Almanacco si presenta, infatti, con una struttura quadripartita che oltre ad una sezione comune ne prevede tre più specificatamente dedicate, ripettivamente a Bregaglia, Moesano e Valposchiavo. Dal riservato ma sempre puntuale e attento osservatore della sua terra, non che redattore responsabile della sezione dedicata al Moesano, Lino Succetti, abbiamo rivolto una serie di domande sulla sua esperienza di collaborazione con la pubblicazione annuale della Pgi, sulla sua evoluzione nel tempo e sulla sua capacità di cogliere e trasmettere informazioni e atmosfere anche attraverso la fotografia.

Da quando riveste il ruolo di redattore responsabile della sezione Moesano e cos'è cambiato nel frattempo nell'impostazione dell'Almanacco?

Ho iniziato la mia collaborazione come redattore responsabile per la parte dell’Almanacco riservata al Moesano con l’edizione del 2016. Quella che uscirà tra poco sarà quindi la mia settima edizione, iniziata succedendo al redattore Gerry Mottis e su invito diretto del redattore responsabile per la parte generale Remo Tosio, l’anima dell’Almanacco, che da quasi tre decenni ne cura con grande impegno e passione l’annuale edizione. Dal lato tecnico, oltre all’ottimo lavoro di impaginazione del grafico Erik Dettwiler, la nuova era dell’Almanacco è iniziata con l’edizione del centenario 1919/2019 da quando esce completamente a colori. La pubblicazione può anche essere consultata sul web a un anno dalla pubblicazione cartacea.

Quali sono stati a suo avviso in questi anni gli interventi più significativi sul piano della testimonianza storico/culturale collettiva e per quale motivo?

L’ Almanacco vuole essere quella pubblicazione della Pgi che entra in ogni fuoco del Grigioni  italiano e contiene una miscellanea di argomenti da sfogliare tranquillamente da novembre nelle lunghe serate invernali passate al caldo tra le mura domestiche. Non vuole essere una pubblicazione elitaria ma è di natura generalista, assai variegata e a tutto campo. Raccoglie rubriche, racconti, ricorrenze storiche, notizie di cronaca a futura memoria su importanti eventi legati al nostro territorio capitati durante l’anno. Recensioni di pubblicazioni regionali, poesie e altro ancora, proposti oltre che dai redattori da alcuni attivi e fedeli lettori e collaboratori.

Collaboratori che, ricordiamo, per quanto riguarda il Moesano vengono già invitati a inviare i loro contributi e fotografie per l’edizione 2023 al più tardi entro metà giugno 2022, direttamente al suo indirizzo di posta elettronica: lino.succetti@ticino.com 

Quali eventuali evoluzioni future prevede per l'Almanacco?

Probabilmente continuerà più o meno ancora con lo stile proposto: una pubblicazione definita recentemente anche dai vertici della Pgi “apprezzata e diffusa capillarmente che dà voce a tutto il Grigionitaliano”Per l’immediato futuro sarà sempre importante che non soltanto i redattori contribuiscano alla continuità di questa popolare pubblicazione, ma, anno per anno, possano contare sui pregiati contributi degli stessi lettori.

Quale articolo le piacerebbe dover scrivere o pubblicare in un ipotetico futuro a proposito del Moesano? 
Ogni tanto nasce qualche idea ma per l’Almanacco si lavora praticamente da settembre a fine giugno quando poi iniziano le correzioni finali, l’impaginazione, la revisione delle bozze e finalmente la pubblicazione e la distribuzione postale in ogni fuoco del Grigioni Italiano verso metà novembre. Argomenti futuri ma forse ancora di là da venire potrebbero riguardare il Centro sportivo regionale o una qualche nuova aggregazione comunale.

 


Le sue bellissime fotografie, tra cui quella scelta per la copertina dell'Almanacco 2021, nascono da una passione e da una ricerca con finalità artistiche o fanno semplicemente parte del bagaglio professionale di colui che si dedica alla documentazione, anche visiva, dei fatti, della storia e della tradizione?

Le foto le faccio per piacere (alcune le ho scattate più volte variando angolazioni, stagioni e luci durante l’anno) e pure per poterle usare per l’Almanacco o per articoli che passo da anni specialmente agli organi di stampa vallerani. Ho incominciato tanti anni fa, nel 1973 poco più che ventenne su invito del redattore Reto Togni a collaborare con il settimanale la Voce delle Valli e poi più tardi per diversi anni anche come corrispondente per il Moesano per la redazione bellinzonese del Corriere del Ticino, (mi ricordo ancora quando portavo i manoscritti o i dattiloscritti direttamente in redazione a Bellinzona con le foto ancora da sviluppare tramite il film in bianco e nero) e da anni per il Moesano online. Molte foto mi servono pure per illustrare alcuni siti web (uno con il ricordo dei cinque Concorsi Internazionali dei cavalli al traino delle carrozze d’epoca a Lostallo ed uno pure dedicato all’edizione moesana dell’Almanacco) che gestisco e in parte ho pure allestito a livello amatoriale.

 

Un’immagine che sembra scattata in un magico passato durante uno dei Concorsi internazionali dei cavalli al traino delle carrozze d’epoca a Lostallo


Dove e con quale spirito conserva le sue immagini?

Ho tante diapositive specialmente di viaggio (Amazzonia, Stati Uniti, ecc.) ben catalogate che proiettavo anche a scuola (Lino Succetti è stato un apprezzato maestro nel Moesano per molti anni, ndr) prima delle vacanze natalizie e pasquali  e che nelle serate invernali vengono ora visionate con piacere anche dalle mie nipotine. Altre sono un po’ su album o sparse in alcune scatole in forma cartacea e poi quelle a partire dalle macchine reflex (Svizzera, Isole greche, Italia, Turchia, Cuba, ecc.) su cd o direttamente su computer. Senza dimenticare quelle che scatto fin da ragazzo nel mio posto preferito, il monte di Montoi!

Ha mai esposto o partecipato a un'esposizione collettiva? Ha progetti particolari per quanto riguarda la sua passione per la fotografia?

Nel limite del possibile cerco di cogliere delle situazioni di scatto interessanti così per diletto o per illustrare qualche scritto o sito web sperando che mi riesca qualche buona foto e cercando pure di migliorare un po’ la tecnica, ben sapendo che non è solo importante l’attrezzatura ma specialmente come la si utilizza. Altrettanto importante è cercare di capire perché si vuol fotografare il tal soggetto, perché da una distinta prospettiva/inquadratura, luce, ombre, ecc. A delle esposizioni non ho mai pensato anche perché non è nella mia indole “mettermi troppo in mostra”. Spero comunque di poter proseguire ancora un po’ per la strada intrapresa quale cronista dilettante (la stampa locale, sperando negli aiuti futuri, con i pochi mezzi a disposizione ne ha ancora bisogno) e dal lato fotografico, sperando se possibile di migliorare ulteriormente e trovare scatti interessanti.


Altra suggestiva immagine tratta dal sito dedicato ai Concorsi di cavalli a traino di carrozze d'epoca. Molte altrettanto significative immagini sono pubblicate all’indirizzo https://ciatlostallo.jimdo.com