Illustrazione in copertina: Mesolcina, maestoso castagno in località Campagna tra Lostallo e Cabbiolo. (Foto: Lino Succetti)
COMUNICATO STAMPA
Uscirà attorno alla metà di novembre 2021 l’Almanacco del Grigioni Italiano, nella edizione 2022. Anche questa 104a annata è ricca di testi e fotografie a colori, che spaziano dagli avvenimenti di attualità, tradizione, storia, poesie, ecc. in una miscellanea di 320 pagine. La fotografia della copertina, scattata da Lino Succetti, è molto singolare e rappresenta un maestoso castagno in località Campagna, alla cui ombra c’è una croce.
Citiamo in succinto alcuni argomenti contenuti in questa importante pubblicazione della Pro Grigioni Italiano.
Parte generale: il nuovo sito Pgi; l’arcivescovo Edgaro Maranta; un grande Consigliere federale; la biathloneta Gasparin; il medico Gianfranco Zala; Giornate grigionitaliane Pgi; ravioli di castagne; nuovo Vescovo di Coira; il cerottino del vaccino; prima settimana della lingua romancia; bicentenario nascita di Vincenzo Vela; l’invenzione della fotografia e cinematografia; David Maria Turoldo; un piccolo Corpo d’armata; il Corpus Domini di una volta.
Moesano: una quarantina di contributi, racconti, poesie, notizie del presente e del passato e recensioni di alcune recenti pubblicazioni moesane. Brani e relative foto che spaziano, per citarne alcuni, dalle mulattiere agli itinerari montani, ai lavori del passato, alle antiche mappe e carte geografiche, al ricordo dei 100 anni dall’introduzione della prima automobile postale in Val Calanca, ai 50 anni dalla chiusura del traffico passeggeri della ferrovia Bellinzona-Mesocco, dall’articolo sul fascismo come condizione mentale al ricordo di Gabriele de Gabrieli, uno dei maggiori magistri moesani.
Bregaglia: l’Associazione castanicoltori nel 15o anniversario; gli scoscendimenti della “Boca Neira”; il panettiere Dario Wazzau; la ricostruzione del “Punt Marlun”; il vecchio larice di “Dree Mota”; la Val da Cam e la flora; Antonio Fasciati alias Fulvio Reto; la storia della famiglia Padrun; lupi e orsi uccisi; al Radolfin; il Barone di Castelmur; la Scuola in attività di colorazione; contadino e guida alpina.
Valposchiavo: Bourbaki due storie a confronto; i cugini Mario e Adolfo; 150 anni del Corpo pompieri; i dipinti di Silvia Hildesheimer; il bosco pulito e sporco; il bue scornato; la ferrovia che non vide la luce; quattro religiosi che hanno lasciato un segno; il curioso paesino di Cavaione; il ceppo Lardi “Grupat”; una Pieve di confine.
Un cordiale saluto dai redattori: Renata Giovanoli- Semadeni per la Bregaglia; Lino Succetti per il Moesano; Fabrizio Lardi per la Valposchiavo; Remo Tosio per la Parte generale.